Ogni spazio ha il suo carattere peculiare e suscita emozioni. “La Datcha” è un’opera d’arte site specific prodotta dall’architetto e artista russo Alexander Brodsky. Una “dacia” è una tipica seconda casa stagionale russa, spesso situata nei sobborghi. L’artista ha interpretato l’oggetto costruendo una piccola casa di legno fatta di porte e finestre abbandonate.
L’insolita configurazione della casa, composta da frammenti di altri edifici, di cui ne portano i ricordi, è lo sfondo per le azioni della protagonista. Una figura femminile si muove nel piccolo spazio viaggiando nella memoria, evocando ricordi parziali e decontestualizzati sovrapposti l’uno all’altro. Mentre la voce fuori campo scorre sotto forma di un flusso di coscienza, la stratificazione delle immagini enfatizza il sentimento.